Il “numero chiuso” fra carenza di medici e necessità di riforme strutturali
novembre 2020 di Andrea NicatoreAvvocato In questo periodo l’emergenza del Coronavirus ha messo a dura prova il sistema sanitario nazionale durante la prima ondata e la situazione si sta ripetendo ora con l’ arrivo della seconda ondata.Questo stato di cose ha fatto emergere in tutta la loro eclatante evidenza le problematiche che attanagliano da anni la sanità tra riduzione della medicina territoriale, taglio di posti letto e gravi carenze di personale specializzato e medico sanitario.Se è vero che un sistema non può essere valutato sulla base di un evento eccezionale qual è l’emergenza in corso, è altrettanto vero che da anni tali problematiche erano note ed oggetto di dibattito.Ben prima della pandemia la prevenzione e la medicina territoriale erano già state ridotte al minimo; il taglio di posti letto e, soprattutto, il limite di accesso alla professione medica avevano fatto il resto: la carenza di medici in Italia, ormai cronica, è, infatti, apparsa ancora più evidente in tutta la sua drammaticità in questo anno 2020.Scelte simili a quelle italiane le aveva fatte in passato anche la Germania, con la differenza…
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